C’est magique

Appunti da una missione tecnica in Repubblica Democratica del Congo
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Dr. Maurizio Misitano

L’obiettivo del progetto della Fondazione Agostiniani nel Mondo, nella Repubblica Democratica del Congo, è quello di contrastare il lavoro minorile, una piaga sociale radicata nei paesi bisognosi, e lo facciamo aiutando la stabilizzazione economica dei genitori (che è un’iniziativa legata a questo programma).  

È  in questo contesto che alla fine di aprile 2023, ho portato personalmente la tecnologia NaCLO a Kinshasa e ho avuto il piacere di consegnarla al gruppo di donne che hanno creato una cooperativa per la pulizia e la sanificazione nel 2022. 

Ho incontrato 14 donne, abbiamo montato insieme l’apparecchiatura, messo l’acqua e il sale e inserito il conduttore elettrico che permette la produzione di ipoclorito di sodio. 

A questo punto tutti si aspettavano che io aggiungessi disinfettante, dato che loro avevano sempre fatto così in passato, ma ho spiegato che non sarebbe servito in quanto lo scopo del macchinario era proprio quello di produrlo. Non mi hanno creduto fino a quando non hanno sentito l’odore di cloro che proveniva dall’impianto NaCLO e quindi si sono convinte sin da subito della sua efficacia comprendendo appieno l’utilità di questo dono. “C’est magique” – ciò che hanno esclamato le donne. 

 Mentre si attendeva la produzione dell’ipoclorito di sodio, si è parlato a lungo del suo possibile utilizzo, abbiamo poi tradotto in lingua locale il manuale per imparare e sapere gestire le dosi e le corrette proporzioni a seconda di ogni utilizzo. 

Abbiamo inoltre valutato insieme il possibile inserimento nel mercato del prodotto e essendoci accertati della fattibilità, siamo andati ad acquistare contenitori di varie dimensioni.  

Al momento non siamo in grado di valutare l’impatto sul settore salute e sanificazione, però possiamo considerare altri aspetti: si può ad esempio affermare che i bambini delle donne coinvolte nella cooperativa adesso vanno a scuola e non sono più costretti a lavorare. 

Per avere un quadro più completo della situazione, un altro fattore importante da tenere presente e che influenza la vita quotidiana dei congolesi, si può ritrovare nel loro retaggio culturale. Gli abitanti di molti paesi emergenti spendono la quasi totalità del loro tempo e delle loro energie nella ricerca di cibo e ciò che ne resta viene impiegato per consumarlo. Non è scontato poter pensare ad altro che non sia un bisogno primario, non è banale il concetto di aver tempo da dedicare al lavoro, alla famiglia, alla propria crescita personale. 

Il sistema NaCLO nella sua efficienza ed economicità sta già dando una prospettiva di vita migliore a queste famiglie. Acquistare sale ha costi contenuti ed è l’unica spesa da sostenere per produrre molti litri di ipoclorito di sodio. Usandolo per sanificare e rivendendolo, assicura a queste donne un guadagno che spazza via ogni insicurezza economica, regalando tempo ed energia alle persone da poter investire su loro stessi. È per questo motivo che i bambini possono e (finalmente) devono andare a scuola: per pura crescita personale e per avere una prospettiva di vita migliore. La semplice possibilità di scolarizzazione diventa un bisogno che nasce dalla voglia personale di progredire. 

NaCLO ha scatenato un piccola ma significativa reazione a catena che migliorerà la vita di molte persone. 

 

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